A Casablanca, città in cui si mescolano valori moderni e tradizionali, un serial killer firma i suoi delitti con una citazione del Corano, convinto di essere il designato da Dio per epurare la città dai suoi miscredenti.
“Sono un erede. Sono venuto a sostituire mio padre. Lui era custode nel quartiere residenziale Racine di Casablanca…. Uomini corrotti, donne adultere, ladri, peccatori, Casablanca è la Sodoma e Gomorra del ventunesimo secolo.”
L’uomo, originario del profondo Sud del Marocco, è convinto di detenere tutta la verità ed è divorato da un odio profondo per coloro che per il loro comportamento considera empi: li scruta di continuo dalla sua sedia di custode, trasformata in un punto di osservazione e di controllo del quartiere di lusso dove lavora.
L’inchiesta sull’insospettabile serial killer è condotta da un commissario un po’ depresso, che ama bere: questi, durante le indagini conosce Rita, una giornalista curiosa ed emancipata che vive sospesa fra due culture, quella occidentale e quella marocchina. L’anonimo pluriomicida continuerà le sue gesta? E Rita non sarà forse un obiettivo ideale per il solitario psicopatico?
A Casablanca, un serial killer firma i suoi delitti con una citazione del Corano, convinto di essere stato designato da Dio per epurare la città dai miscredenti.
Ecco i link con qualche estratto delle recensioniAlessandra Micheli, Les Fleurs du Mal – 23 gennaio 2020
Non capita spesso di trovare progetti editoriali nuovi e con obiettivi forti. ravennaedintorni.it
Temi pungenti e di forte impatto quelli da lei trattati, che quasi mettono in secondo piano lo scenario “serial killer-poliziotto”. La Trabelsi compone un’opera di larghe vedute e dà uno schiaffo morale al radicalismo e ai fanatici religiosi. Osa, fino a far riferimento agli attacchi islamici di Parigi e di Nizza. www.librilamiavita.it
Ogni pagina che leggiamo, fino all’ultima riga, ci regala emozioni: rabbia, tristezza, impotenza e dolore di fronte a ciò che accade alle vittime, che, attenzione, non sono solo vittime di furia omicida, bensì di violenza di vari generi: l’autrice, infatti, ci presenta molto chiaramente la condizione femminile di sottomissione all’uomo. luoghidilibri.it
È una storia nerissima e potentissima quella scaturita dalla penna di Bahaa Trabelsi, che in occasione della presentazione del suo romanzo a Milano ha così argomentato: ”Questo libro è la constatazione della deplorevole regressione della società, e un grido di libertà contro il fondamentalismo, e quello che comporta come attacco ai valori universali, ai diritti umani e alle libertà individuali.” thrillernord.it
Un libro imperdibile “La sedia del custode” per la qualità della trama noir, per quello che racconta sulla cultura marocchina e islamica e per gli alti valori di libertà, di uguaglianza sociale, di democrazia che tramette al lettore: quelli della scrittrice, Bahaa Trabelsi, avanguardia nel suo paese e tra noi. tizianavigano.blogspot.com
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