Ecco i link con qualche estratto delle recensioni
Un cappio per Archibald, un giallo psicologico classico. Ogni capitolo inizia, in modo curioso ed intelligente, con una citazione emblematica di William Shakespeare. Sembra un modo per guidare il lettore, ma altro non è che un depistaggio iniziale che si rinnova negli altri capitoli.
Tommaso Lo Russo, Sfumature di Giallo
“Un cappio per Archibald Mitfold” è uno dei cinque romanzi che l’autrice scrisse nella sua breve e precaria esistenza. È un’opera interessante, che si a situa pieno diritto nel “periodo d’oro” del giallo inglese classico
Maria Cristina Grella, Milano Nera
Si dice che il destino sia maestro nello stringere il cappio intorno al collo del paziente.
Nadia Beggio, ThrillerNord
La Bowers è stata una delle migliori penne in circolazione con quella tendenza a inserire, come un folletto dispettoso, riferimenti letterari nelle sue opere.
Alessandra Micheli, Les Fleurs Du Mal
La storia ci riporta all’anno 1939, poco dopo la dichiarazione da parte dell’Inghilterra alla Germania della Seconda Guerra mondiale. Stylise
Dotata di un naturale talento per la scrittura, Dorothy Bowers si dedicò ai romanzi polizieschi, un genere che all’epoca era soprattutto appannaggio di signore che non avevano bisogno di guadagnarsi da vivere. Corriere nazionale
Colpisce la sua abilità nell’inserire nel testo in maniera naturale una quantità di rimandi storici e letterari, a conferma che un giallo può essere un’opera letteraria di tutto rispetto. Leggere tutti
In effetti, Un cappio per Archibald Mitford di Dorothy Bowers rappresenta un autentico romanzo dell’epoca, per la prima volta tradotto in italiano. intopic
E poi le cosiddette aringhe rosse per depistare il lettore sono una delizia che mi fanno dire: perché andare a caccia di moderni imitatori del giallo classico quando si può disporre di un esempio notevole dell’epoca d’oro del giallo?”. Joyfreepress
“Prima di tutto l’atmosfera che l’autrice sa ricreare: sembra proprio di accompagnare i personaggi nelle loro varie peregrinazioni per una Londra che fa i primi conti con lo scoppio della II Guerra Mondiale nel periodo definito ‘phoney war’ – strana guerra – perché ancora segnata da una sostanziale stasi nelle operazioni militari.” Annuario del cinema
Eventi culturali magazine
Mille splendidi libri e non solo
Rosalinda Di Noia, Progetto Almax
Un brutto rompicapo da affrontare per Scotland Yard, nella persona dell’ispettore capo Pardoe che si contraddistingue oltre che per le sue capacità investigative, per la folta chioma bianca, benché sia appena quarantenne e il suo fidato sergente Salt.
Patrizia Debicke, Contorni di noir
Mi ha inoltre colpito l’abilità dell’autrice nell’inserire nel testo in maniera così naturale una quantità di rimandi storici e letterari a conferma che un giallo può essere un’opera letteraria di tutto rispetto.
Mariana Nardone, Stylise Magazine
È il classico giallo inglese, il mistero che Scotland Yard (nota dai romanzi su Sherlock Holmes) deve risolvere. Serena Votano, Il confronto quotidiano
Da qualche anno, forse in seguito al grande successo dei Bassotti di Polillo, l’editoria italiana sembra aver riscoperto gli autori di mystery della Golden Age.
Roberto Cocchis, Cronache letterarie
… il giovane Archibald Mitfold, viene trovato impiccato in circostanze misteriose. Suicidio o omicidio?
Armida Tosi, Punto zip